Fioroni ad Orvieto: “Il caso Moro, un conto ancora aperto”. Entro maggio forse la svolta sulle indagini

ORVIETO – “Non si volta pagina se non si saldano i conti con la storia. L’omicidio di Aldo Moro è l’emblema dell’Italia dei misteri. Se dubbi, paure e ricatti non vengono definitivamente archiviati facendo chiarezza sulla dinamica dei fatti, senza cedere a interpretazioni di parte, è impossibile liberarsi da lacci e lacciuoli”. Lo ha detto l’onorevole Giuseppe Fioroni intervenendo venerdì pomeriggio al palazzo del Capitano del Popolo al convegno “La verità sul caso Moro” organizzato con il patrocinio del Comune e della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali coordinata da Eros Brega. A introdurre e coordinare i lavori l’avvocato Nicola Pepe.

Mentre Brega ha incentrato il suo intervento sulla figura politica di Moro e sull’attualità del suo pensiero, Fioroni ha colto l’occasione per parlare della commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e sulla morte di Moro. “Istituirla – ha sottolineato Fioroni – è stato importante, dal momento che abbiamo messo in piedi una storia repubblicana che a livello nazionale e internazionale incappa continuamente nei brandelli di quella vicenda. E quando il nuovo si genera su eventi traumatici, non può che avere radici malsane. Credo che in un Paese che sta vivendo una stagione di grande sfida è ora di fare i conti una volta per tutte con i punti oscuri, rimuovendo quel castello di preoccupazioni e paure che ci ha tenuto legati per tanto tempo”.

L’onorevole Fioroni ha sottolineato come dopo 37 anni, la commissione sta portando avanti un lavoro che sta assottigliando il velo di mistero intorno al caso Moro. “Un passaggio importante – è stato sottolineato nel corso dei lavori – è stata la declassificazione di tutti gli atti relativi al sequestro e all’uccisione dello statista e della sua scorta, decisa dal presidente del Consiglio lo scorso gennaio”. La ricostruzione dei 55 giorni più drammatici e oscuri della storia italiana sono al centro di un’intensa attività di indagine che entro il prossimo mese di maggio potrebbe arrivare a una svolta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.