Gubbio, pontificale di Sant’Ubaldo presieduto dal vescovo di Ibarra

GUBBIO – Solenni celebrazioni per la memoria liturgica di sant’Ubaldo all’insegna del legame di solidarietà tra Gubbio e Ibarra. E’ proprio la figura del Vescovo e Patrono eugubino a unire la Città dei Ceri con quella ecuadoregna, all’insegna dello sguardo e della solidarietà verso i poveri, gli emarginati, gli ultimi. La statua di sant’Ubaldo stamattina è tornata dalla Chiesetta dei Neri fino alla Cattedrale, dove il pontificale è stato presieduto da mons. Valter Dario Maggi, che dal 2011 è pastore della diocesi di Ibarra, e concelebrato da mons. Mario Ceccobelli emons. Pietro Bottaccioli, vescovo titolare e vescovo emerito di Gubbio.

“Questi sono i giorni – ha detto Ceccobelli nel suo saluto iniziale – nei quali il popolo eugubino si stringe intorno a Ubaldo, cittadino e vescovo di questa antichissima città, che prima, durante la sua vita, e ora dal cielo protegge il suo popolo. Caro vescovo Valter, a te la mia gratitudine per essere qui a condividere la nostra festa. Ti ho voluto con noi perché tu sei il vescovo di una città dell’Ecuador, che ha un legame particolare con Gubbio. Nella tua città – ha continuato il Vescovo di Gubbio – è stata edificata dagli eugubini, guidati e stimolati dal nostro carissimo don Angelo Fanucci, una cappella dedicata al nostro Patrono, che nella struttura architettonica richiama questa nostra Cattedrale. Fu consacrata dal nostro vescovo emerito mons. Pietro Bottaccioli. I contatti tra Ibarra e Gubbio non sono mai venuti meno anche se hanno avuto momenti di grande coinvolgimento e altri di quiete. La tua presenza potrà ravvivare la nostra relazione e sostenere con più impegno le opere di promozione umana da tempo intraprese. La nostra festa quest’anno – ha commentato mons. Ceccobelli – è arricchita di significato perché cade nell’anno giubilare della Misericordia e il nostro sant’Ubaldo, che è stato campione di pietà e comprensione, l’ha raccomandata agli eugubini del suo tempo con parole e gesti. Io lo prego di continuare ancora oggi e per sempre a farsi mediatore di misericordia e di pace per questo popolo a lui particolarmente devoto, ma che non sempre sa ascoltare e accogliere il suo invito”.

sant'ubaldo Al solenne pontificale hanno partecipato – come sempre – anche autorità civili e militari, tra cui la presidente della Giunta regionale umbra, Catiuscia Marini, la presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Donatella Porzi, il consigliere regionale Andrea Smacchi, i sindaci di Gubbio, Filippo Stirati, di Thann, Gianpierre Baumler, di Costacciaro, Andrea Capponi. Oltre, naturalmente, a tutti i rappresentanti delle realtà che contribuiscono all’organizzazione e alla riuscita della Festa dei Ceri. “Sant’Ubaldo, padre di questa Chiesa e di questa città – ha detto mons. Maggi nella sua omelia – ci mostra la paternità di Dio, lui che è artefice di una paternità totale che continua ancora oggi. Fu una guida fondamentale in epoca di profondi cambiamenti sociali e ha plasmato l’identità stessa di questa comunità. Ci sentiamo chiamati da sant’Ubaldo – ha concluso infine il Vescovo di Ibarra – a rafforzare le identità cristiana e civile nel segno della solidarietà e di una carità sempre inclusiva”.

Mons. Ceccobelli – come consuetudine – ha fatto gli auguri all’emerito Pietro per il ventisettesimo anniversario dalla sua ordinazione episcopale, avvenuta il 16 maggio 1989. Il Vescovo ha voluto anche ricordare che – pur senza la pedana lignea, smontata perché lungo il percorso dei Ceri – in questi giorni resta aperta anche la Porta Santa diocesana presso la Chiesa di San Francesco, luogo di pellegrinaggio del Giubileo della Misericordia. Intanto, per tutta la giornata, è continuato incessante l’omaggio degli eugubini al Patrono presso la Basilica di Sant’Ubaldo sulla vetta del monte Ingino.

Sacro e profano, fede e socialità, passione ed emozione, forza e tenerezza. Di tutto questo stamattina ha parlato il programma“Bel tempo si spera” su Tv2000 dedicato alla Festa dei Ceri di ‪Gubbio e alla figura di sant’Ubaldo, vescovo e patrono della città umbra. In studio a Roma erano presenti – intervistati dalla conduttrice Lucia Ascione – don Armando Minelli, cappellano della Famiglia dei Santubaldari e campanaro, e Luca Grilli, ceraiolo di san Giorgio e già Secondo Capitano della Festa dei Ceri 2014. In diretta dalla Chiesetta dei Neri sono invece intervenuti mons. Mario Ceccobelli, don Angelo Fanucci, Lucio Lupini e Fabio Mariani. Magda Migliarini, Vincenzo Ambrogi e Marco Caioli hanno infine raccontato la festa eugubina nei filmati preparati e curati da Daniele Morini, in collaborazione con Claudio Sannipoli, Francesco Ventanni, Bruno Fanucci, Giampaolo Pauselli e Pietro Biraschi.

 

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