Isola di Confine: quando il teatro si fonde con il territorio

di Chiara Urbanelli

MARSCIANO – Determinazione, forte volontà, ma soprattutto tanta passione. E’ ciò che trasmettono Valerio Apice e Giulia Castellani, fondatori e responsabili del Teatro laboratorio Isola di Confine, quando li incontriamo per un’intervista a Marsciano, durante una delle poche pause che si concedono dal lavoro.

Nata nel 2007 in Umbria, “Isola di confine” svolge le sue attività principalmente nella Media Valle del Tevere ma anche a livello nazionale. Valerio Apice – attore, regista, poeta ed educatore teatrale – dal 1998 cura seminari sulle tecniche dell’attore in Italia e all’estero, in collaborazione con Università, Istituti Italiani di Cultura, istituzioni teatrali. Giulia Castellani – attrice, educatrice teatrale e Dottore di ricerca presso l’Università degli Studi “Roma Tre”– dal 2000 si occupa di pedagogia teatrale per l’infanzia.

L’Associazione opera con l’obiettivo di creare spazi di incontro tra i linguaggi artistici e le culture del territorio, attraverso l’organizzazione di eventi culturali, spettacoli, laboratori, attività di formazione del pubblico, che coinvolgano non solo gli esperti del settore, ma anche il pubblico locale.

 

Partiamo dal vostro ultimo successo: siete risultati vincitori di un bando del MIUR per l’educazione teatrale nelle scuole…

VALERIO: Sì, è stato un grande traguardo. Siamo risultati, tra 55 realtà in tutta Italia, unici in Umbria, vincitori dei finanziamenti messi in campo dal MIUR con il bando “Promozione del teatro foto isola di confine 1in classe 2015-2016”, volto a sostenere progetti innovativi e di eccellenza sull’educazione teatrale nelle scuole. Il nostro progetto si chiama “Il Villaggio del teatro. Per educare un bambino ci vuole un villaggio, per educare un villaggio ci vuole un bambino” è in collaborazione con la Direzione didattica del I° Circolo di Marsciano e riguarderà le scuole dei Comuni di Marsciano, San Venanzo e Monte Castello di Vibio. Per noi è una vera soddisfazione: il Miur riconosce per la prima volta l’importanza di una educazione teatrale nella scuola.

Voi lavorate da sempre con i più piccoli, avete altri progetti in corso…

VALERIO: Si da sempre. In sostanza con il progetto finanziato dal MIUR, proseguiremo un’attività iniziata già nel 2009 con il ‘Il teatro va a scuola’ che nel tempo ha visto consolidarsi la nostra collaborazione con la Direzione Didattica del I° Circolo di Marsciano, attraverso uno scambio di pratiche teatrali e percorsi educativi. Il progetto coinvolge oltre duemila alunni dai 3 agli 11 anni, tra i plessi della Direzione didattica Primo e Secondo Circolo di Marsciano, la Direzione Didattica di Todi e l’Istituto comprensivo di San Venanzo.

GIULIA: Noi viviamo a stretto contatto con questi bambini, tutta la settimana! Ed è fantastico lo scambio che si crea, vedere l’entusiasmo nascere e crescere. Crediamo molto nel valore formativo ed educativo del teatro…Noi stessi apprendiamo molto dai bambini…

 

Oltre alle attività di mattina nelle scuole, ne portate avanti delle altre nel pomeriggio

VALERIO: Alcuni dei progetti nella scuola sono sfociati in attività di laboratorio pomeridiano come ‘Teatrando insieme”, che si svolge a Marsciano per ragazzi dai 6 ai 16 anni. Mentre dal primo corso di formazione per insegnanti, nel 2009, è nato il corso per adulti “Teatro e persona” che ogni anno si esibisce a fine stagione con uno spettacolo. Quest’anno il titolo dello spettacolo sarà “Pinocchio siamo noi” e si terrà il 14 giugno. Inoltre portiamo avanti un’attività di produzione di spettacoli. Ultima produzione è lo spettacolo “Don Giovanni in soffitta”, ed è in preparazione un concerto spettacolo sul tema delle fiabe, che si terranno durante il Festival “Finestre”.

Parliamo di questo Festival, quando e dove si svolgerà?

VALERIO E GIULIA: “il Festival internazionale di teatro ‘Finestre’, che organizziamo dal 2009, coinvolge i Comuni di Marsciano, San Venanzo e Monte Castello di Vibio e si terrà dal 1 giugno al 3 luglio. Ospita da otto anni Eugenio Barba, un grande Maestro che ci ha dato la possibilità di credere nelle relazioni con il territorio e di sviluppare da queste una poetica. Il Festival è sostenuto dalla Regione Umbria e ha coinvolto ogni anno stake holders della cultura del territorio locale e nazionale creando momenti di profondo impatto sociale e culturale. Al Festival hanno partecipato, nel corso degli anni: Piergiorgio Giacché, Stefano De Matteis, Marco De Marinis, Franco Arminio, Claudio La Camera, Comunità di Bose, Fondazione Aldo Capitini, Osservatorio sulla ‘Ndrangheta, attori, artisti, studenti provenienti da tutta Italia, dal Sud America e da diverse parti d’Europa”.

foto gruppo teatrando insiemeE’ evidente che credete molto nelle relazioni con le persone che abitano i territori in cui lavorate, ma avete mantenuto anche una prospettiva internazionale.

VALERIO: Io sono campano e Giulia romana. Abbiamo scelto l’Umbria perché cercavamo luoghi non centrali, per portare il teatro dove hai la possibilità di mantenere una “dimensione creativa” e relazioni vere con le persone del luogo. Questo anche perché il nostro apprendistato è stato in Calabria, con il Teatro Proskenion, dove il lavoro teatrale era un veicolo per creare comunità. Al contempo abbiamo cercato di creare un equilibrio fra il piccolo e il grande, fra l’esterno e l’interno, portando avanti collaborazioni con teatri nazionali e internazionali come ad esempio con l’Odin Teatret.

E’ davvero impressionante la quantità di progetti e attività che portate avanti…

GIULIA: E in tutto ciò abbiamo anche due figli!

E come riuscite a conciliare un lavoro con ritmi frenetici e famiglia?

VALERIO: Come una “famiglia d’arte”…i nostri figli sono spesso con noi…

GIULIA: E entrambi anche se ancora molto piccoli, hanno già partecipato a spettacoli! Ad esempio nel 2014 li abbiamo portati con noi ad Holstebro, in Danimarca per i 50 anni del gruppo fondato da Eugenio Barba e hanno partecipato al grande evento “Volti del futuro. La Banda di Pulcinella dall’Umbria alla Danimarca”.

 

 

VALERIO APICE

Nato a Vico Equense nel 1974, è attore, poeta ed educatore teatrale.

Dal 1999 cura seminari sulle tecniche dell’attore in Italia e all’estero, in collaborazione con Università, Istituti Italiani di Cultura, istituzioni teatrali. Dal 2000 al 2004 dirige i seminari sull’uso della maschera e l’improvvisazione presso la Cattedra di Storia del teatro dell’Università dell’Aquila.

Dal 1998 ad oggi, il lavoro di Valerio Apice è stato presentato in diverse istituzioni sul territorio nazionale e all’estero. Tra le principali segnaliamo: TEU-Università Federale del Minas Gerais, Brasile; Università di Glasgow, Scozia (Department of Theatre, Film and Television Studies); Dipartimento Studi Teatrali, Università dell’Aquila; Stella Adler Conservatory di New York; Estudio Teatral Odiseo di Santa Clara, Cuba; Progetto Saude e Alegria, Amazzonia, Brasile; Istituto Italiano di Cultura di Montevideo, Uruguay; Teatro House Mitte di Berlino; Ministero della Cultura di Malta, La Valletta; Università degli Studi “La Sapienza”, Roma; Monastero di Bose fondato dal priore Enzo Bianchi; DAMS Università degli Studi di Bologna.

 GIULIA CASTELLANI

Giulia Castellani – attrice, cantante ed educatrice teatrale – è nata a Roma nel 1981 ed è Dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi “Roma Tre” del corso “Il cinema nella sua interrelazione con il teatro e le altre arti”. Laureata in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo, Corso di Laurea Magistrale “DAMS Teatro-Musica-Danza” presso l’Università degli Studi “Roma Tre”, dal 2000 dirige laboratori di educazione alla teatralità e creatività manuale per l’infanzia in collaborazione con istituzioni scolastiche. Lavora alla costruzione di maschere, marionette, burattini e scenografie per il teatro. È autrice di canzoni per bambini.

 

 

 

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