Terremoto, Matteo Renzi: “Più forze dell’ordine e personale nelle pubbliche amministrazioni”. Containers entro Natale, in estate le casette di legno

Un nuovo decreto legge anche per più personale che vada a sorvegliare le zone lasciate libere ma anche per snellire le pratiche burocratiche. E’ questa parte della linea dettata da Matteo Renzi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri di ieri. Già 77mila erano infatti le richieste di verifica. “Attenzione fondamentale anche sulla tempistica. Se riusciamo a portare nei containers nell’arco di tempo più stretto, possiamo evitare che i 7 mesi per le casette di legno siano affrontate altrove”.

img_6644“Vogliamo venire incontro ai cittadini. Non possiamo mettere le casette in poco tempo, perché hanno bisogno di opere di urbanizzazione. Possiamo immaginare dunque, lavorando a stretto contatto, possiamo scegliere di avere containers che prima di Natale possano permettere ai cittadini di rientrare sul territorio il prima possibili”.  Quattro le fasi: l’immediata emergenza nel giro di qualche settimana. Chiederemo a chi lascia il territorio di valutare bene. Poi la fase del containers che ci consentirà di riportare i cittadini nelle loro zone. Da dicembre, in cinque – sei mesi, in estate arriveranno nelle casette di legno. Poi la fase della ricostruzione.

“Più spazi per il personale ai Comuni – ha proseguito Renzi –  immettendo nella pubblica amministrazione più persone, per dare una mano nelle pratiche. Interventi straordinari anche per agricoltura. Ricostruiremo tutto, perché Norcia senza chiese è una Norcia senza identità. Ricostruiremo anche le attività turistiche”.  Sollecitato sull’Europa: “Tutto ciò che serve per rimettere a posto i paesi lo metteremo. Stiamo rispettando le regole europee che considerano eccezionale il terremoto. I cittadini devono sapere che lo Stato sta dalla loro parte. Le scuole si mettono a posto, i sindaci facciano i progetti”.

Sull’opposizione: “Mi sembra di scorgere un tono positivo, le ringrazio per il lavoro condiviso. Non commento scempiaggini”. E sullo spostamento del referendum: “Non esiste lo spostamento”. E ancora: “Nel 1997 ho fatto il volontario a Nocera. Lì chiedevano il conforto psicologico perché non finiva mai. Alcuni lì sono al terzo terremoto in tre mesi. Dobbiamo avere grandissima compassione e io sono molto colpito dal grande cuore dell’Italia in questa vicenda. Le persone si fanno vive per dare una mano, per offrire disponibilità. La gente ha voglia di fare una mano, non sciupiamo tutto questo”.

Poi è toccato a Curcio: “L’evento del 24 agosto ha un suo percorso. Le casette verranno date a chi ha case inagibili. E’ evidente che ci sarà una rivisitazione, al quantitativo di Amatrice si aggiungeranno altre situazioni. Stiamo lavorando per trovare una soluzione”. Errani ha parlato di beni culturali: “Nel decreto ci sarà una scelta forte, mettere in sicurezza i beni culturali. Lo faremo con i sindaci e professionisti, rendendo rapide queste scelte. C’è una faglia emotiva da recuperare, non possiamo lasciare un pezzo di paese con il rischio di spopolarsi. Ci saranno interventi di ricostruzione e rilancio dell’economia: lavoro, impresa, agricoltura. DObbiamo costruire una prospettiva per quei territori”.

E sulle risorse Renzi ha detto: “Non abbiamo chiaro il computo dei danni, è stata una reazione immediata ma ancora il quadro non è chiaro. Si dice che dovevamo mettere in sicurezza: siamo intervenuti in molte zone, tipo Castelluccio. Ma se ti arriva un 6.5 va giù. Ci aspetta un lavoro lungo che dobbiamo fare insieme. Vogliamo farlo con un metodo di lavoro condiviso con i cittadini”.

 

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