Notte movimentata nel centro di Perugia, scritte contro la polizia e violenta lite

E’ stata una notte movimentata quella appena trascorsa nel centro storico di Perugia. Decine di scritte con vernice viola sulle scalette della cattedrale. Alcune contro la polizia, altre inneggianti la Tunisia. Ci sarebbe poi stata una violenta lite tra alcuni nordafricani e forse qualche italiano. Non si tratta soltanto di “movida molesta” ma qualcosa di più grave con veri e propri episodi di violenza. La vita notturna mette sempre più in discussione il diritto alla salute e alla quiete pubblica. Esercizi pubblici che non controllano gli avventori, orari di chiusura che non vengono rispettati e vendita di alcolici anche a minori. Eppure, dopo la sentenza della Cassazione che il 23 maggio ha dato ragione ad un cittadino che dieci anni fa aveva fatto causa al sindaco di Brescia per le conseguenze della “movida molesta”, i Comuni dovrebbero fare maggiore attenzione e rafforzare i controlli per evitare di essere chiamati a risarcire i danni subiti dai residenti per “le immissioni rumorose nocive”. Dopo il verdetto della Cassazione, infatti, si stanno moltiplicando le richieste di risarcimento class action. Il comune di Torino,  solo  per fare un esempio, è stato condannato a risarcire dei residenti proprio per la movida molesta.