Novità in Umbria sullo screening tumore del colon: ritiro e consegna del kit in farmacia

Un nuovo percorso dello screening per la prevenzione del tumore del colon retto è stato avviato in Umbria. La novità prevede il ruolo attivo delle farmacie, nel ritiro e nella consegna del kit. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto che ha evidenziato la “particolare attenzione alle attività di prevenzione ed in particolare agli screening oncologici”, nei quali l’Umbria so è sempre distinta per i livelli di copertura. L’obiettivo è migliorare l’offerta ai cittadini per garantire “la massima facilità di accesso e la tutela della salute”, ha aggiunto Coletto. “Nello screening del colon-retto – ha aggiunto l’assessore – sono state coinvolte  circa 300 farmacie di tutta la regione, come previsto dall’accordo sulla farmacia dei servizi, in considerazione del ruolo di importanti presidi di prossimità nei quali viene svolta un’azione di sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche della salute tesa ad aumentare l’adesione al test”. La ricerca di sangue occulto nelle feci, fatta ogni due anni nella fascia di età che va da 50 a 74 anni, “riguarda circa 300.000 persone ed è in grado di ridurre in maniera significativa l’incidenza e la mortalità per carcinoma del colon-retto”, rileva Coletto in una nota della Regione. “Adesso, grazie alla collaborazione delle farmacie – aggiunge – per le persone che non hanno aderito agli ultimi inviti e ai cinquantenni che aderiscono per la prima volta, è previsto l’invio di una lettera con la quale si invita il cittadino a ritirare il kit in farmacia. Inoltre, tutti i cittadini che effettuano il test al proprio domicilio potranno riconsegnarlo in una qualsiasi farmacia, anziché spedirlo per posta”. ” Dopo lo screening cardiovascolare, partito da poco più di un mese e che tra l’altro sta registrando un buon successo in termini di partecipazione della popolazione, una nuova importante iniziativa di prevenzione che coinvolge le farmacie dell’Umbria”, dichiara la presidente di Federfarma Umbria, Silvia Pagliacci.